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SAN DONATO MILANESE

L'èra ciara l'aqua del Lamber
Era chiara l'acqua del Fiume Lambro

Notizie storiche: dal sito MELEGNANO.NET - fonte : www.melegnano.net/pagina004tg.htm
El Gamba de legn
Le foto di questa pagina sono tratte dai rispettivi siti, e gli eventuali copyright rimangono dei legittimi proprietari
Notizie Storiche:  dal sito Museo della Scienza e Tecnica di Milano - fonte: www.museoscienza.org

El Gamba de Legn, durante la seconda guerra mondiale

A che velocità andava ?
Il Gamba de legn aveva una velocità massima di 15 km/h fuori città e 10 km/h in città; prestazioni di tutto rispetto nel 1878; quando  tale velocità divenne troppo bassa, furono l’estrema robustezza del mezzo e le vicende storiche a garantirne la sopravvivenza;
infatti durante la Seconda Guerra Mondiale la penuria di mezzi di trasporto e la grande quantità di sfollati che pendolavano tra la città e la campagna resero insostituibile il vecchio tram a vapore, al punto che molti viaggiavano sul tetto dei vagoni; fu nel 1950 che nell’ebbrezza del "progresso" si giunse alla progressiva eliminazione della linea, privando così Milano di uno dei suoi più amati simboli.

Dove è possibile vedere oggi la motrice del Gamba de Legn?
La motrice del Gamba de legn e' conservata tuttora nei sotterranei del Museo della Scienza, sezione Trasporti Terrestri, in un ambiente cittadino ricostruito.

Il Gamba de legn in manovraLe guide del Museo alla domanda " Perchè si chiama così ? - rispondono:
Una delle domande che più' frequentemente i visitatori pongono alle guide del Museo e' l'origine del curioso nomignolo dialettale; al proposito ci sono diverse interpretazioni, di cui ne ricorderemo soltanto due: che derivi dall'andatura oscillante tipica dei tram a vapore, oppure dal fatto che uno dei primi operai che precedevano a piedi in città' il Gamba de legn per azionare gli scambi manuali avesse appunto una gamba di legno.
Che origine aveva il locomotore ?
Il famoso trenino Gamba de Legn aveva una locomotiva tedesca, fabbricata dalla Lokomotivenfabrik Krauss, che rispetto alle concorrenti produceva un fumo meno denso. Durante la seconda guerra mondiale i mezzi di trasporto erano così pochi e gli sfollati che pendolavano tra citta’ e campagna così tanti che il vecchio e resistente tram a vapore, sebbene superato quanto a velocità, divenne insostituibile, al punto che molti viaggiavano sul tetto dei vagoni.

 

Quando fece l'ultima corsa ?Il Gamba de legn durante il suo ultimo viaggio. il 31 agosto 1957, a Porta Magenta
Il 31 agosto 1957 il Gamba de legn fece per l’ultima volta Corso Vercelli, dopo 80 anni in cui era stato uno dei simboli di Milano, con il suo andare sbuffante nelle vie cittadine e nelle campagne nebbiose, da Piazzale Baracca fino a Magenta e a Castano Primo. Progettata nel 1878, la linea era lunga 23 chilometri, e impiegava 17 motrici costruite dalla tedesca Lokomotivenfabrik Krauss, scelte tra le altre locomotive per motivi ambientali: emettevano infatti un fumo meno denso delle concorrenti.

Le leggende e le curiosità sul "GAMBA DE LEGN"

dal sito  sul MUSEO SCIENZA E TECNICA (http://www.rcs.it/mimu/musei/scienzatecnica/)
Il nome dialettale Gamba de Legn pare che derivi dall'andatura oscillante tipica dei tram a vapore, oppure dal fatto che uno dei primi operai che precedevano a piedi in citta' il Gamba de Legn per azionare gli scambi manuali, avesse appunto una gamba di legno.

dal sito VIVIMILANO del Corriere della Sera (sezione curiosità)

Il vecchio «Gamba de legn»
a cura di MARTA ISNENGHI

Nella primavera del 1957 a Milano ci fu una rivoluzione. Il 12 giugno fu dato il primo colpo di piccone per la Rossa, la nuova «subway» milanese da via Mario Pagano a via Giotto. In città apparvero allora i cantieri della MM, una presenza che non ci avrebbe più abbandonato. «El gamba de legn», il tramvai a vapore che durante la guerra aveva portato da Milano a Magenta i milanesi sfollati nelle campagne e, dopo i bombardamenti del '43, aveva rimorchiato gli altri tram paralizzati sui binari, alle 19.14 del 31 agosto fece l'ultimo viaggio. Lo conduceva, al solito, il Marmonti, chiamato da tutti «el Luisin». Col suo berretto da ferrotramviere si sentiva come Jean Gabin in «La Bête humaine». Come lui si affacciava al finestrino, esibendo un mazzo di fiori. Oggi la vetusta locomotiva, tirata a lucido, sta nel Padiglione ferroviario del Museo della Scienza e della Tecnologia, in via San Vittore 21 (tel. 02.48.55.51, ore 9.30/16.50, sab. e fest. 9.30/18.20, chiuso lun., ingr. 12/8 mila).

Leggendo i cenni Storici sulla Rete Civica di San Donato Milanese - RecSando, (San Donato Ieri) un visitatore  (Claudio De Luca) ci scrive:

Leggendo i Cenni Storici, mi sembra ci sia un errore. Il "GAMBA DE LEGN" treno storico, non passava per San Donato ma per Settimo Milanese. La rimessa dello stesso si trovava in zona Vercelli e occupava i locali ora McDonald's. Il nome Gamba de Legn gli viene attribuito in quanto - narra la leggenda - un passeggero cadde dal treno (tram) procurandosi una grave ferita alla gamba, la quale venna amputata e sosttituita con una di legno; da qui il nome " Gamba de Legn " 

in data 13 marzo 2013
Tramvieri di Milano ATM ci scrive:

Va precisato che le motrici a carbone erano utilizzate sulla maggior parte delle 15 diramazioni extraurbane partenti da Milano ivi compreso il tram per Lodi. Il deposito di corso Vercelli non si trova all'attuale Mc Donald  ma poco prima in corso vercelli 33 dove vi è l attuale palazzo stile anni 70 mentre per lungo tempo il capolinea non era in deposito ma in piazzale baracca. La leggenda, l'obbligo in alcune strade extraurbane, nei periodi di scarsa visibilità o serale notturna mattinale di circolare a passo d'uomo, era anticipato da un ferroviere che passava con la lanterna sui binari nei tratti abitati. Per una distrazione costui venne investito e riportò l'amputazione di una gamba. Successivamente venne reintegrato in servizio con una gamba di legno e nelle strade dove circolava era anticipato dal ruore della gamba di legno. in un secondo periodo venne istituito un vero tocco su strada a cadenziare il passo mediante un apposita "gugia" in una mano e lanterna nell'altra. Da accordi di "bordo" all'interrompere della battuta voleva dire "fermati" o mediante un urlo anche se non totalmente ufficializzate dai regolamenti di allora.  
Detto questo è assai probabile che ci sia memoria comune del "gamb de legn" dal rintocco di tale 

cordiali saluti 
tranvieri di milano ATM 

Dal Forum Dialetti RecSando - Rete Civica San Donato Milanese 
(anno 1997)

Dal Forum Dialetti RecSando 
Messaggio del 08/09/97 ore 12.19 pm 
scritto da Stefano Monza

EL GAMBADELEGN
Vist che nisun el m'ha dii cume mai el se ciama El Gamba de legn, rispundi mi. 
In effetti El gamba de legn l'era un tram che ndava fin biagrass, el se sa no cun precisiun perchè el se ciamava insci. 
In do i storii che giren aturna el nomm:

vuena l'è quela che un dì un omm l'è anda sotta i reutt (=ruote) del tram e g'han strepàa una gamba e ghe n'an missa veuna de legn; 

l'altra diis che el se ciamava inscì perchè l'era insci lento che anca vunn cunt una gamba de legn el saria andaà pussè svelt. 
Se sentum 

DAL FORUM DIALETTI RECSANDO
Messaggio del 8 Settembre 1997 ore 08.44 pm
messaggio scritto da Stefano Zanini

Mi u telefunà a la me sia Domitilla, che la ga vutantanov ann, e la vive a Milan da vuna vida. La ma di, che la stasiun de partensa del Gamba de legn l'era a porta rumana, per es preciss, in vial Cirene e l'andava fin a Lodi. 
Cume te diset ti , se sa no perchè 'l se ciamava insci, mi u sentu perchè l'era lent e l'era fai de legn (Cume al ma dì vun me amì de Peschiera, ma mi me fidi no perchè l'è un foresta!) 

Tradusion: Io ho telefonato a mia zia Domitilla, che ha ottantanove anni, e vive a Milano da una vita. Mi ha detto che la stazione di partenza del Gamba di Legno era a Porta Romana, per essere precisi, da viale Cirene e andava fino a Lodi. Come dici tu, non si sa perchè si chiamava così. Io ho sentito dire perchè era lento ed era fatto di legno (Come mi ha detto un mio amico di Peschiera, ma io non mi fido perchè è un forestiero!)

Le storie presenti in questo spazio provengono dai racconti fatti al telefono degli ascoltatori delle trasmissioni domenicali (11,40 - 12,30) che MUVI tiene sulle frequenze di Radio Popolare (107,600).

Perchè si chiamava Gambadelegn

Perché si chiamava Gambadelegn?
(dalla trasmissione del 16/1/2000)
Nota introduttiva: il Gambadelegn (Gamba di Legno) era un tram - anzi, diverse linee tramviarie - che collegava Milano ai paesi dell'hinterland. E' stato operativo fino all'agosto del 1952, data della sua ultima corsa. Il soprannome dato al tram non ha una interpretazione univoca. Nel ricordo attuale delle persone troviamo motivazioni diverse e non ha senso definire quale sia più corretta delle altre. Qui di seguito eccone alcune raccontateci dagli ascoltatori.

Gambadelegn 1
<< Come treno intracittadino percorreva lentamente le strade lastricate e passando sulle connessioni delle rotaie, produceva un suono sincopato: To-Toc To-Toc che ricordava a quelli che lo sentivano, dalle case, dalle botteghe o dalle osterie, il suono dei passi di una persona con una gamba di legno.>>

Gambadelegn 2
<< Il trenino aveva dai 10 ai 12 vagoni , con gli accessi per la salita aperti come nei tram che si vedono a S.Francisco USA, i sedili erano di legno, forse a doghe, non c'era riscaldamento e i passeggeri ci salivano imbacuccati, negli inverni di inizio 900 doveva farci un freddo cane. La piccola locomotiva a vapore era alimentata a legna, forse è da questo che venne il soprannome di Gambadelegn. >>

Gambadelegn 3
<< Non ne circolavano molti di questi trenini, piuttosto lenti e per chi aveva fretta di andare al lavoro o fare ritorno a casa perderne uno significava attenderne un altro per molto tempo. Questi treni, senza porte, potevano consentire di salirci al volo, mentre erano già o ancora in corsa, questo, a volte, provocava tragiche cadute sotto le ruote dei vagoni. Alle persone così mutilate venivano applicate gambe artificiali: le gambe di legno. E' così che secondo alcuni il treno si meritò il suo soprannome. >>

Gambadelegn 4
<<Che bella nebbia che doveva esserci a Milano e dintorni agli inizi del 900! Il trenino percorreva lunghi tratti in mezzo ai campi che separavano i paesi, ma attraversandoli con la nebbia veniva considerato un pericolo e alla ATM di allora istituirono un servizio: un incaricato in ogni paese aspettava il trenino e con tabarro lanterna e campanello si metteva a capo del convoglio per avvisare i passanti del passaggio del treno. A questo punto il trenino, già lento di suo adeguava la sua velocità al passo del lanterniere e il suo procedere doveva ricordare alla gente il passo di un Gambadelegn.
>>

 

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