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      Cosa dire dei
         Genesis 
  di Gabriel, ora che a distanza di anni, in questi giorni e' uscito un cofanetto 
  del periodo 67-75. 4 Cd con pezzi dal vivo mai comparsi in dischi ufficiali 
  fino ad oggi, e all'interno un libro con tutte le foto del periodo. Entro a 
  casa....non e' ancora pronto da mangiare, accendo il lettore e metto il disco. 
  Una qualità eccezionale, completamente rimasterizzati questi pezzi dal vivo 
  di tutto l'album che segnò la dipartita di Gabriel dal gruppo. Sto parlando 
  dell'intero album The Lamb Lies Down On Broadway, intermamente registrato " 
  At The Shrine Auditorium Los Angeles il 24.01.75" . Non ci crederete se dico 
  che e' stupendo, che i suoni sembrano perfetti che la voce di Gabriel ....mi 
  fa venire i brividi sulla pelle, e....verso la fine "In The Rapids" seguito 
  da "It", quasi un tutt'uno che si sussegue. In The Rapids, un pezzo dentro il 
  mio cuore, che misi d'istinto quando seppi la notizia della morte di mia nonna. 
  Questo pezzo quando lo ascolto mi ricorda mia nonna, non so il suo volto alcune 
  cose che faceva o espressioni o modi di fare, una cosa non ben definita, ma 
  quello che voglio dire e' che la ricordo ogni volta che ricapita questo pezzo 
  e le emozioni sono fortissime. Siamo al terzo disco, ora e' notte la cuffia 
  nelle orecchie e sto scrivendovi sta storia con il pezzo che nell'album Foxtrot 
  dura una intera facciata. Il pezzo Supper Ready. Gia' altre volte ne ho parlato 
  di questo pezzo all'interno di questo forum , ma sarei felice di farlo ascoltare 
  a certa gente che oggi si sofferma sulle musiche di successo.... farglielo ascoltare 
  a distanza di anni da quando nel lontano 73 e' stato concepito dalla mente di 
  quei grandi genesis di Gabriel. il cd scorre con Supper Ready nelle orecchie 
  .....si sente chiaramnete la chitarra di  Steve Hackett e la batteria di Collins 
  che per fortuna ancora non cantava, una batteria che non certo tutti sanno suonare 
  a quel modo. Anche le tastiere di Banks in questo pezzo, si mixano con il suono 
  della chitarra quasi a fare un unico suono. Il pezzo rallenta, solo il suono 
  delle tastiere, il rumore dei piatti di Collins e la voce di gabriel, poetica, 
  armoniosa ......lento lento, da ascoltare al buio, e' quasi come se fosse fresco 
  qui senza l'afa di Giugno....e Gabriel dice "A FLOWER" tutti riniziano a suonare 
  ed il pezzo cambia forma, anche Gabriel cambia voce, gioca con la sua voce, 
  con i suoi fraseggi, in quel pezzo che anticipa il pezzo strumentale che ci 
  accompagnera' quasi fino alla fine e poi ....riprende Gabriel a Cantare.....e 
  dice 666 (six six six is no longer alone He's getting out the marrow in your 
  back bone" Non ci avevo mai pensato ma forse incosciamente il 666 nasce da quel 
  messaggio subliminale dei genesis del lontano 73 ....... e arriva un pezzo che 
  avevo sentito solo su una cassetta bootleg , inciso alla grande, rimasterizzato 
  da dio, nasce piano e si evolve con una dirompenza e un'atmosfera Genesis dei 
  tempi e delle armonie simili a Cinema Show e a selling england in genere....Peter 
  gabriel in questa canzone ad un certo punto ride, in maniera cantata con il 
  sottofondo musicale che non lo molla mai, il pezzo cambia, scandisce le parole 
  e le tastiere e la chitarra sono insieme a basso e batteria in perfetta sincronia.... 
  Non posso piu' scrivere ascoltando il flauto di Gabriel, brividi sulla pelle, 
  in un assolo di flauto che raramente si sentiva nei dischi ufficiali. A tutti 
  i fans dei Genesis del rock romantico non puo' mancare questa meraviglia, curata 
  anche nella confezione. Oggi sandonauti sono felice, oggi Isssio dai suoni dei 
  Genesis dall'atmosfera che sapevano creare dal vivo, con le loro storie raccontate 
  prima dei pezzi, sandonauti il flauto continua, sapete anche perche' ora nella 
  mia vita c'e un flauto, sapete anche perche' da Gabriel e dai Genesis ho imparato 
  a stare calmo ma ad essere incazzato dentro, i Genesis molto politici, denunciatori 
  dell'Inghilterra e del buon costume  amavano travestirsi, raccontare la musica 
  accompagnata dal teatro, dalla mimica e dai trasformismi come se fosse un
tutt'uno... 
          
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